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+ 39 011.5220403 Piazza S. Giovanni 2, 10122 Torino sabap-to@cultura.gov.it sabap-to@pec.cultura.gov.it
P R O G R A M M A
GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE
ore 09.00 - 18.00
Palazzo Chiablese, piazza San Giovanni 2
Apertura al pubblico della mostra ‘ATELIER. TORINO ARTEFICE DI ELEGANZA’
Ingresso gratuito
VENERDÌ 20 SETTEMBRE
ore 09.00 - 18.00
Palazzo Chiablese, piazza San Giovanni 2
Apertura al pubblico della mostra
Ingresso gratuito
ore 11.00-12.30 e ore 16.00-17.30
Galleria Marco Polo, corso Vittorio Emanuele II, 86 (interno cortile)
Laboratori di profumeria a cura del MÚSES – Museo.
I partecipanti avranno la possibilità di creare il proprio profumo ispirandosi ai meravigliosi abiti sartoriali e alle evocative atmosfere dei balli del passato. A pagamento, necessaria prenotazione. Info e costi al link https://yes.youreventgroup.it/it/ebt/torino/2019/fast-track/program
SABATO 21 SETTEMBRE
ore 14.00 - 18.00
Palazzo Chiablese, piazza San Giovanni 2
Apertura al pubblico della mostra
Ingresso gratuito
I TALK DI ICONICA
Palazzo Chiablese – Sala conferenze, piazza San Giovanni 2
Ingresso gratuito
ore 14.30
Introduzione - Arch. Luisa Papotti, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino.
ore 14.45
“Marchi da sogno, sognando con i marchi. I marchi storici torinesi testimoni di progetti, sentimenti, speranze e ambizioni”
Mariangela Ravasenga, curatrice camerale del progetto MATOSTOTM (Marchi Torinesi nella storia) e Giovanni Ferrero, Presidente ISMEL, riportano alla luce i marchi storici depositati dal 1926 alla Camera di commercio di Torino.
ore 15.15
“Un filo che lega passato e futuro. Breve excursus nel mondo della sartoria tra passamanerie, ricami e rammendi”
Con Massimiliano Massia, titolare della storica fabbrica di passamanerie fornitrice della Real Casa di Savoia nel lontano 1843, con radici nella tessitura dal 1685, e Paola Pellino, “La guardarobiera”, esperta di restauro dei tessuti e rammendo creativo.
ore 16.00
“Investire nella moda: l’imprenditorialità femminile a Torino dagli atelier a oggi”
Elisa Giordano creatrice del marchio Irreplaceable e Paolo Ceroni - Azimut Capital Management parlano di percorsi imprenditorial e investimenti che si incrociano con l’eleganza e la tradizione.
ore 16.30
“Alta moda e gioielli fantasia fine ‘900: arte al servizio della bellezza”
Elisabetta DeWan, terza generazione dell’azienda torinese che dal 1955 produce accessori e bijoux di alta moda, dialoga con Wanda Maifredi indimenticabile indossatrice per le grandi Maison torinesi negli anni d’oro.
Palazzo Chiablese, piazza San Giovanni 2
Orari: 18.15 - 18.35 - 18.55 - 19.15 - 19.35 - 19.55 - 20.35 - 20.55 - 21.15 - 21.35 - 21.55 - 22.15 – 22.35 – 22.55
“Corpi - Live performance”
A cura di Casa Fools/Teatro Vanchiglia - Teatranti dal 2005, dal 2013 a Torino.
Un linguaggio che si basa sulla relazione viva e diretta col pubblico, ricercando una poetica che si fonda sull’universalità dell’arte. La performance ha una durata di 20 minuti. Gruppi max 25 persone. Ingresso gratuito solo su prenotazione al numero 349 7435571. In caso di ritardo si perde il diritto alla prenotazione e si viene inseriti nel primo turno con disponibilità.
DOMENICA 22 SETTEMBRE
ore 10.00-18.00
Palazzo Chiablese, piazza San Giovanni 2
Apertura al pubblico della mostra
Ingresso gratuito
Di seguito il DM 76 del 19/06/2019 pubblicato sulla G.U. 184 del 07/08/2019, che entra in vigore il 22/08/2019.
In occasione del Solstizio d’Estate e della Festa della Musica 2019 (in programma il 21 giugno), nell’area archeologica di Industria (Città Romana di Industria presso Monteu da Po, Corso Industria, 10020 Torino) avrà luogo un evento a tema musicale in stretta connessione con il santuario delle divinità orientali Iside e Serapide, il principale complesso sacro della città romana di Industria. Il programma prevede:
CONTATTI
Telefono: 011/19524457
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Referente per l’ufficio dell’evento: dott. Alessandro Quercia
COORGANIZZATORI: Associazione culturale Athena
Uno studio condotto su antichissimi manufatti tessili della tomba di Kha e Merit (XV secolo a.C.), conservati al Museo Egizio di Torino, ha svelato elementi inediti relativi alla composizione dell’inchiostro che era utilizzato per scrivere sui tessuti. L’indagine nasce dall’esigenza di capire perché queste brevi iscrizioni fossero in parte corrose. Le analisi non invasive, effettuate da un gruppo di ricerca internazionale a cui ha partecipato anche questa Soprintendenza, hanno permesso di scoprire che è stato utilizzato un inchiostro a base di ferro, attribuibile alla famiglia degli inchiostri ferro-gallici, la cui introduzione è comunemente fatta risalire al III secolo a.C. Al contempo hanno permesso di ipotizzare la presenza di tannini che sarebbero responsabili della corrosione delle fibre, un dato molto utile ai fini della conservazione di questi preziosi manufatti, il cui aspetto sarà approfondito da future indagini.
Lo studio è pubblicato sulla rivista Scientific Reports: https://www.nature.com/articles/s41598-019-43655-z
https://www.openhousetorino.it/edifici/palazzo-chiablese/
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Nel 2015, durante la ristrutturazione di un edificio in via Albussano, sono stati rinvenuti i resti di una fornace, che sono stati indagati sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia del Piemonte. Della struttura, a pianta rettangolare e realizzata con pareti in argilla cruda, si conservano la camera di combustione e due prefurnia, ossia le gallerie interrate dove veniva posta la legna da ardere per creare il calore necessario a cuocere i manufatti ceramici. A causa della limitatezza dell’area di scavo, non era stato possibile accertare l’esatta estensione della fornace.
Nel 2018, durante lavori in uno stabile attiguo, è stato individuato uno degli angoli della fornace precedentemente rinvenuta. Le indagini archeologiche, condotte sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della città metropolitana di Torino, hanno permesso di accertare, quindi, la reale estensione della fornace e di acquisire nuovi dati sulla struttura e sulla sua cronologia. Si tratta di un complesso di grandi dimensioni, simile da punto di vista planimetrico e strutturale alle fornaci bassomedievali e rinascimentali già documentate nel centro di Chieri (via Tana, complesso di Sant’Antonio, via dei Molini). Le analisi archeomagnetiche, effettuate dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Torino e dall’Istituto Nazionale della Ricerca Metrologica grazie a un contributo del Comune di Chieri, hanno permesso di puntualizzare la cronologia dell’utilizzo della fornace di via Albussano, che si data tra il 1633 e il 1757. L’uso della fornace, che doveva verosimilmente produrre materiali da costruzioni (mattoni, tegole etc..) è quindi avvenuto in concomitanza con la realizzazione di alcuni edifici di un certo rilievo tra cui anche il complesso della chiesa e del convento di Santa Maria della Pace, ubicato a pochi metri dal luogo dove è stata rinvenuta la fornace.
Nella conferenza che si terrà il 16 maggio presso il complesso di San Filippo a Chieri, verranno presentati i risultati preliminari della ricerca archeologica su questa nuova scoperta che arricchisce le nostre conoscenze sulla produzione di manufatti ceramici nel territorio chierese. Questa attività doveva, infatti, essere particolarmente fiorente a Chieri in età medievale e rinascimentale come attesta l’analisi integrata di fonti documentarie ed evidenze archeologiche.
Sin dall’acquisizione da parte del FAI – Fondo Ambiente Italiano nel 1988 il Castello di Masino a Caravino (TO) è stato oggetto di innumerevoli e consistenti lavori che hanno interessato anche il parco e i rustici annessi. Ora è finalmente possibile affrontare in modo coerente e omogeneo il restauro del ciclo di affreschi del Castello, per valorizzare e raccontare un nuovo capitolo della famiglia Valperga, che ha abitato Masino per quasi mille anni e che nel tempo ha scritto la sua storia sulle pareti di ogni ambiente. Già nella fase preliminare di questo grande e complesso progetto di restauro sono state fatte scoperte eclatanti, che riguardano principalmente alcune stanze, in particolare il Salone dei Savoia, la Sala degli Stemmi, la Sala del Biliardo e la Sala dei Gobelins. La sala dedicata alla famiglia Savoia, infatti, ha già rivelato una sorta di “macchina del tempo”, una “via d’accesso” dall’Ottocento, epoca dell’allestimento della stanza voluto dalla contessa Eufrasia e finora mantenuto, al Seicento, secolo delle decorazioni nascoste dall’intonaco ottocentesco e ancora tutte da scoprire. Affreschi che, grazie al contributo di Deutsche Post Foundation, il FAI si impegna a restituire ai visitatori.
Il Salone Internazionale del Libro di Torino, progetto di Associazione Torino, la Città del Libro e di Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, torna da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2019 per cinque giorni di sconfinati incontri e dialoghi intorno ai libri e alla lettura. Il tema della 32° edizione è Il gioco del mondo, titolo di una delle opere più influenti di Julio Cortázar, scrittore che ha fatto della mescolanza di culture la propria forza. Una delle novità di quest’anno è lo spagnolo, lingua ospite del Salone, tra le più parlate al mondo e capace quindi di unire popoli e paesi, da esplorare incontrando grandi autori provenienti dal Centro e Sud America.
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