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+ 39 011.5220403 Piazza S. Giovanni 2, 10122 Torino sabap-to@cultura.gov.it sabap-to@pec.cultura.gov.it
È stato svelato il “cuore” romanico del Santuario della Consolata di Torino. Oggi viene restituita una pagina quasi sconosciuta della storia della città: davanti a nostri occhi ricompare infatti l’architettura imponente della antica basilica conventuale di Sant’Andrea, che i monaci fuggiti da Novalesa ricostruirono intorno all’anno 1000 nell’angolo nord-occidentale della città medievale. E' emersa la muratura laterizia esterna scandita da lesene, fregi di archetti pensili e monofore, ma anche le decorazioni interne, animate da fregi policromi e da ieratiche figure di profeti e santi, ciascuna illustrata da un cartiglio. I risultati presentati oggi confermano la sopravvivenza di un’importante testimonianza del medioevo torinese, che richiede ancora - per essere a pieno conosciuta e restituita alla fruizione - un lungo lavoro di indagine, studio e restauro cui la Soprintendenza intende porre attenzione e impegno.
Dopo 240 giorni di cantiere, grazie al sostegno della Fondazione CRT, sono tornati alla luce gli affreschi delle prime campate della storica Chiesa di Sant’Andrea, costruita nell’XI secolo, su cui venne eretto nel 1675 l’attuale tempio Guariniano.
I lavori di recupero sono stati condotti dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” e sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino.
I lavori di restauro hanno interessato le murature dell’antica chiesa ancora conservate nella cosiddetta Cappella del Convitto. Sono stati rimossi gli intonaci e le coloriture moderne, facendo riemergere alcuni “gioielli” nascosti, risalenti all’epoca romanica, restaurati anche con l’ausilio del laser.
Sulla parete Sud è apparsa una grande figura dalla veste colorata, nell’atto di protendere una mano verso l’alto e reggere con l’altra un cartiglio. Le parole scritte rivelano la possibile identità del personaggio: il patriarca Abramo.
Sulla parete Nord sono comparse due grandi figure inquadrate da elementi architettonici, che recano in mano dei cartigli.
Alla sommità delle pareti, nelle fasce decorate, si riconoscono due volti: uno maschile con grandi occhi, naso affilato e barba, il cui copricapo ci dice che potrebbe trattarsi di un monaco, probabilmente San Benedetto, come suggeriscono alcune lettere rinvenute ai lati (i primi monaci della chiesa di Sant’Andrea erano proprio benedettini); l’altro volto, femminile, col capo velato, è caratterizzato da uno sguardo intenso.
Non si è lavorato però solo al romanico. Nel catino absidale, di probabile costruzione seicentesca, è stata riportata alla luce una decorazione floreale, a ghirlande e motivi vegetali, nascosta dalle più recenti ridipinture, le cui tracce erano state rilevate già con le prime indagini.
Questo importante scoperta è il traguardo di un percorso avviato nel 2009 dal Santuario, in collaborazione con le Soprintendenze del Piemonte, con il primo cantiere di indagini che ha portato alla luce significativi elementi dell’architettura e della decorazione della prima chiesa, un unicum nel panorama torinese.
Il cantiere attuale è frutto di una sinergia di forze istituzionali con diverse competenze formalizzata nel 2018 attraverso la redazione di un protocollo d'intesa che è stato congiuntamente firmato dalla Soprintendenza, dal Santuario della Consolata, dalla Curia Arcivescovile, dall'Università di Torino, dal Politecnico di Torino, dal Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale” e dalla Fondazione CRT. E' stato istituito un gruppo di lavoro composto da funzionari, docenti, tecnici e da liberi professionisti per valutare procedure e metodologie di intervento in vista della definizione di un piano di restauri complessivo, da cui ha preso avvio la fase più operativa del cantiere che ha condotto a questi ritrovamenti.
REFERENTE PER L'UFFICIO: arch. Alessandra Gallo Orsi
Piazza della Consolata, 10122 Torino TO
+39 011/5220411
+39 011/4361484
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Dopo il successo della mostra Genio e Maestria. Mobili ed ebanisti alla corte sabauda tra Settecento e Ottocento e in seguito al prezioso ritrovamento da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino di uno straordinario arredo facente parte delle collezioni d’arte di Palazzo Chiablese (Torino), la Reggia di Venaria presenta nelle Sale dei Paggi una piccola ma significativa raccolta di opere di Pietro Piffetti.
“Primo ebanista del Re”, torinese di nascita (1701-1777), Piffetti seppe assecondare e aggiornare il gusto dell’arredo a partire dall’estremismo decorativo dei suoi esordi sino alla più equilibrata quiete espressiva degli ultimi lavori della sua piena maturità creativa.
I manufatti provenienti da Torino (collezione Intesa Sanpaolo, Musei Reali-Palazzo Reale, chiesa di San Filippo Neri, Palazzo Chiablese) e Venezia (Ca’ Rezzonico), e restaurati dal Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, dimostrano l’attenzione che la corte sabauda ebbe nel promuovere per tutto il XVIII secolo la realizzazione di alcuni tra i più conosciuti e amati capolavori d’arte.
La mostra costituisce pertanto un ulteriore tassello conoscitivo e di indagine rispetto ad uno dei più capaci e prolifici “maestri del legno” del Settecento europeo.
REFERENTE PER L'UFFICIO: dott. Mario Epifani
COORGANIZZATORI
Consorzio delle Residenze Sabaude con il contributo di Intesa Sanpaolo
LINK DELLA STRUTTURA CHE OSPITA L'EVENTO
Reggia di Venaria, Sale dei Paggi – Piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (TO)
+39 011/5220411
+39 011/4361484
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COMMISSIONE DI GARANZIA PER LA QUALITÀ DELLE OPERE CIMITERIALI DELLA CITTÀ DI TORINO
UNIVERSITÀ E POLITECNICO DI TORINO
con il Patrocinio di
Città di Torino, AFC, Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Torino, Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Torino
Presentano il seguente ciclo di Seminari:
PROF.SSA ANNALISA DAMERI
“Onorare i defunti” I cimiteri nel XIX secolo. Ricerca formale e istanze igienico sanitarie
Mercoledì, 20 giugno 2018, ore 15.30
PROF. MARCO DEVECCHI
Il verde cimiteriale. Un patrimonio prezioso per la comunità torinese
Mercoledì, 11 luglio 2018, ore 15.30
ARCH. LISA ACCURTI - PROF. MARCO ZERBINATI
Tutela e restauro del patrimonio culturale cimiteriale. Studi ed esperienze per un protocollo di monitoraggio e intervento
Mercoledì, 19 settembre 2018, ore 15.30
ARCH. BRUNO MARTENA
La pianificazione urbanistica delle aree cimiteriali
Mercoledì, 10 ottobre 2018, ore 15.30
PROF. FRANCO MARCHISIO
Espressione artistica e scultorea nei cimiteri
Mercoledì, 14 novembre 2018, ore 15.30
DOTT.SSA RENATA SANTORO
Fruizione e valorizzazione dei Cimiteri della Città di Torino
Mercoledì, 12 dicembre 2018, ore 15.30
Sala dello Zodiaco del Castello del Valentino (TO)
+39 011/5220403
+39 011/4361484
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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (22-23 settembre 2018) verrà aperta per la prima volta al pubblico l’area archeologica della Chiesa Paleocristiana di San Secondo, sottostante la “Nuvola Lavazza”, eccezionale rinvenimento frutto degli scavi condotti in occasione dei lavori per la costruzione del nuovo centro direzionale.
Il sito, che comprende le strutture della basilica e il circostante cimitero relativo a una delle prime comunità cristiane di Torino, è stato allestito con luci scenografiche, sussidi didattici multimediali e un plastico ricostruttivo, esponendovi anche i reperti provenienti dagli scavi, che comprendono un’importante stele funeraria figurata di età romana.
SABATO 22 (a partire dalle ore 14:00) e DOMENICA 23 (a partire dalle ore 10:00)
Il programma prevede visite guidate diurne e serali, condotte da archeologi, con il seguente orario:
sabato 22 ore 14.00, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00, 20.00, 21.00, 22.00;
domenica 23 ore 10.00, 11.00, 12.00, 14.00, 15.00, 16.00, 17.00, 18.00.
Referente per l’ufficio dell’evento: dott.ssa Stefania Ratto
Nuvola Lavazza, area archeologica della Chiesa Paleocristiana di San Secondo - Via Ancona, 21b (TO)
+39 011/5220403
+39 011/4361484
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Il progetto di recupero del Palazzo ha messo in luce interessanti ritrovamenti che restituiscono la storia del Palazzo prima del passaggio alla famiglia Maffei di Boglio avvenuto negli annni Trenta dell’Ottocento e del successivo arrivo della comunità religiosa degli Oblati di Maria Vergine, a cui è affidato il santuario del Sacro Cuore. Nell’ambito delle GEP 2018, nell’anno del patrimonio europeo, presentare un restauro a Pinerolo ha un duplice significato: permette di riscoprire un gioiello dimenticato del nostro patrimonio, espressione di un nucleo familiare, i Porporato, e di un luogo, Pinerolo, che hanno rappresentato stretti legami interculturali tra Italia e Francia; ma permette anche di avvicinare il pubblico al tema complesso del restauro, momento fondamentale di conoscenza e conservazione per il patrimonio culturale, che insegnando ad averne cura crea lavoro qualificato e competenze per la societa’ di oggi e di domani.
SABATO 22 SETTEMBRE 2018 A PARTIRE DALLE ORE 15:00
Referente per l’ufficio dell’evento: dott.ssa Valeria Moratti
Istituto Padri Oblati di Maria Vergine, Pinerolo – Via Sommeiller 42
+39 011/5641746
+39 011/4361484
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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (23 settembre 2018), sono stati organizzati iniziative culturali volte a coinvolgere la comunità locale e non solo in una migliore conoscenza e fruizione di Industria, città-santuario di età romana.
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2018 A PARTIRE DALLE ORE 15:00
Il programma prevede:
ORE 15:00 Ritrovo dei cittadini montuesi in piazza Bava e passeggiata sulla pista pedonabile sino alla città romana
ORE 15:30-17:30 Visite guidate del sito a cura dei funzionari della SABAP-TO
ORE 18:00-20:30 Inizio della manifestazione con il ‘Gruppo Voci Narranti’ di Athena e saluto delle Autorità. Esecuzione di un’aria dalle opere “Aida” di Giuseppe Verdi e “Flauto Magico” di W.A. Mozart a cura del soprano Daniela Catalano e dal Coro Polifonico di Crescentino
Al termine piccolo banchetto con assaggi alla maniera degli “Antichi Romani”
Referente per l’ufficio dell’evento: dott. Alessandro Quercia
Corso Industria sn, Monteu da Po
+39 011/5220403
+39 011/4361484
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In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (22-23 settembre 2018), sono organizzati eventi per migliorare l’offerta ai visitatori delle ville romane di Almese e Caselette (TO).
Il programma prevede:
sabato 22 settembre
ore 17:00-21:00 Villa romana di Almese: visite al monumento e letture di autori latini ambientate sul sito dalla Compagnia Berteatro
domenica 23 settembre
ore 10:00-18:00 Ville romane di Almese e Caselette: visite al monumento arricchite da rievocazioni dei gruppi storici “Okelum” e “Le vie del tempo”
SABATO 22 e DOMENICA 23 SETTEMBRE 2018 A PARTIRE DALLE ORE 15:30
Referente per l’ufficio dell’evento: dott. Federico Barello
via Tetti Dora snc, Almese (TO)
via Romana snc, Caselette (TO)
+39 011/19524424
+39 011/4361484
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