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  + 39 011.5220403        Piazza S. Giovanni 2, 10122 Torino       sabap-to@cultura.gov.it        sabap-to@pec.cultura.gov.it

UTILITY

UTILITY (16)

Sistema Bibliotecario di Istituto: la Sezione “Storico-Artistica” di Palazzo Carignano, è aperta al pubblico, fino al 16 settembre, esclusivamente il giovedì, ore 9.00 - 12.30, previo appuntamento tramite messaggio di posta elettronica all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La Sezione “Paesaggio e Architettura” di Palazzo Chiablese è attualmente in fase di riordino e non accessibile al pubblico. La Sezione “Archeologia” di Palazzo Chiablese sarà chiusa per la pausa estiva dal 2 al 23 settembre. La riapertura, con il consueto orario (martedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle 13,00), è prevista per martedì 24 settembre.

Giovedì, 18 Luglio 2019 11:36

REFERENTI TUTELA TERRITORIALE

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SOPRINTENDENZA XXXX

COMUNE:

 

Venerdì, 05 Ottobre 2018 16:50

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Domenica, 15 Luglio 2018 17:20

AREA FUNZIONALE PATRIMONIO ARCHITETTONICO

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AREA FUNZIONALE: PATRIMONIO ARCHITETTONICO


Assicura il coordinamento dell'attività istruttoria, afferente alla Parte Il e IV del Codice, dei funzionari competenti per territorio in materia di tutela del patrimonio architettonico, in particolare per:

  • Le proposte di verifica o di dichiarazione di interesse culturale dei beni architettonici da sottoporre alla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale istituita presso il Segretariato Regionale.
  • Attività ispettiva nel territorio di competenza, finalizzata alla verifica dello stato di conservazione dei beni immobili e della loro destinazione ad un uso compatibile con le esigenze di tutela.
  • Autorizzazione per interventi di edilizia, ai sensi dell'art. 21 del Codice dei Beni Culturali su immobili dichiarati di interesse culturale o per i quali sia stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse.
  • Imposizione di misure cautelari di inibizione o sospensione di interventi relativi a immobili dichiarati di interesse culturale o per i quali non sia ancora intervenuta la verifica o la dichiarazione di interesse culturale.
  • Imposizione di interventi conservativi sul patrimonio culturale o esecuzione dei medesimi in via sostitutiva.
  • Progettazione e direzione di interventi conservativi su immobili effettuati con finanziamenti statali.
  • Istruttoria per la predisposizione di tutela indiretta, (art. 45) volte ad evitare che sia messa in pericolo l'integrità dei beni di interesse architettonico.
  • Autorizzazione in materia di collocamento di mezzi pubblicitari su edifici ed aree tutelate ai sensi dell’art. 49.
  1. Ai sensi dell'art. 50 del Codice, gli interventi relativi al restauro o distacco di affreschi, stemmi tabernacoli e altri ornamenti di edifici, anche nel caso che appartengano a privati e non siano stati notificati, devono essere preventivamente autorizzati, a garanzia della loro integrità e loro conservazione in collaborazione con il responsabile dell'area patrimonio storico-artistico.
  • Autorizzazione all'alienazione, alla permuta e alla costituzione di ipoteca di beni vincolati di proprietà pubblica.
  • Acquisto in via di prelazione di beni culturali.
  • Concessioni in uso di beni culturali.
  • Istruisce eventuali accordi per la valorizzazione e la gestione di beni culturali particolarmente importanti.
Domenica, 15 Luglio 2018 17:20

SETTORE EDUCAZIONE E RICERCA

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SETTORE EDUCAZIONE E RICERCA


L’ area funzionale Educazione e Ricerca – referente a livello periferico per il Servizio I della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, e per il Servizio I – Ufficio Studi della Direzione Generale Edicazione e Ricerca  del MiBACT -  ha come scopi la promozione dell’attività di ricerca nei settori e territori di competenza della SABAP-TO, e la definizione di iniziative finalizzate a contribuire all’accrescimento della pubblica consapevolezza sia del valore sociale del  patrimonio naturale e culturale, che dell’azione di salvaguardia e valorizzazione operata dagli istituti del MiBACT. 

In particolare, tale finalità è perseguita attraverso lo svolgimento di azioni mirate al raggiungimento dei  seguenti obbiettivi prioritari:

  • Potenziare la conoscenza, da parte dell’Istituto, del patrimonio paesaggistico, architettonico, archeologico storico-artistico e demoetnoantropologico afferente al territorio geografico di competenza, a mezzo di specifici progetti e attività di studio a ciò finalizzati, e dare opportuna pubblicità e divulgazione dei risultati conseguiti.
  •  Dare opportuna comunicazione e notorietà  al pubblico, e alle altre amministrazioni e istituzioni, delle azioni svolte dall’Istituto ai fini della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, e nel  governo dei processi che riguardano la gestione e trasformazione compatibile del medesimo, nell’ambito del territorio geografico di competenza;
  • Promuovere l’educazione al patrimonio e al paesaggio attraverso l’attivazione di progetti e programmi formativi che coinvolgano scuole di ogni ordine e grado, istituti di formazione universitaria, e i settori afferenti la formazione post-scolastica di professionalità operanti sul patrimonio culturale, sul territorio e sul costruito alle diverse scale. Tale obbiettivo può essere perseguito attraverso contributi formativi veri e propri, o attraverso l’attivazione - nelle forme e nei modi più consoni - di progetti di formazione attiva (alternanza scuola-lavoro, tirocinii curricolari universitari).
  • Promuovere relazioni con i diversi enti istituzionali e soggetti territoriali attivi nel campo dei beni culturali e del governo dei processi insediativi, dell’istruzione e formazione, della ricerca (università, i centri di ricerca, scuole di diverso oprdine e grado), al fine di istituire nuove e costruttive forme di collaborazione per accrescere le sinergie nei settori di competenza dall’Istituto. A tal fine, per il tramite dell’Area Funzionale ER, risultano tra gli altri attivati accordi di programma e convenzioni quadro tra la Soprintendenza e Politecnico di Torino; Università degli Studi di Torino; Centro Conservazione e Restauro della Venaria Reale; Accademia Albertina di Belle Arti di Torino;  Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino; Regione Piemonte; Città Metropolitana di torino; Ufficio Scolastico Regionale.
  • Promuovere - in accordo con l’Ufficio del personale - la formazione e l’aggiornamento del personale interno, in coerenza con i Piani Annuali della Formazione definiti dalla DG Educazione e Ricerca nell’ambito del MIBACT, operando la valutazione mirata degli specifici fabbisogni formativi dei dipendenti dell’ Istituto, in rapporto ai diversi profili professionali e delle competenze.
Domenica, 15 Luglio 2018 17:20

SETTORE PATRIMONIO STORICO - ARTISTICO

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AREA FUNZIONALE: PATRIMONIO STORICO - ARTISTICO


L'Area funzionale Patrimonio Storico Artistico ha il compito di assicurare il coordinamento dell’attività istruttoria, afferente alla Parte II e IV del Codice, dei funzionari competenti per territorio in materia di patrimonio storico artistico. Alla Soprintendenza compete: 

  • l'autorizzazione per l'esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sui beni culturali storico artistici, fatta eccezione per i beni mobili dei musei assegnati ai poli museali regionali e agli istituti dotati di autonomia speciale
  • le proposte di verifica o di dichiarazione di interesse culturale dei beni storico artistici da sottoporre alla Commissione regionale per il patrimonio culturale
  • l'imposizione ai proprietari, possessori o detentori di beni culturali degli interventi necessari per assicurarne la conservazione ai sensi dell'art. 32 del Codice;
  • le proposte da inviare alla Direzione generale ABAP per l'esercizio del diritto di prelazione sui beni storico artistici secondo le modalità di cui all'articolo 32, comma 2, lettera d) del DPCM n.171 del 2014.
  • le proposte alla direzione generale ABAP per i provvedimenti sui beni storico artistici di proprietà privata non inclusi nelle collezioni dei musei statali, quali l'autorizzazione al prestito per mostre, l'acquisto coattivo all'esportazione, l'espropriazione, ai sensi degli articoli 48, 70 e 95 del Codice;
  • le autorizzazioni per il distacco di affreschi, stemmi, graffiti, lapidi in sinergia con il responsabile dell'area patrimonio architettonico e nel caso di beni archeologici. con il responsabile dell'area patrimonio archeologico
Domenica, 15 Luglio 2018 17:20

SETTORE PAESAGGIO

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AREA FUNZIONALE: PAESAGGIO


La tutela dei Beni Paesaggistici è regolata dalla Parte III artt.131-159 del D. Lgs. 42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (così come modificato e integrato dal D.Lgs. 24 marzo 2006, n. 156 e D. Lgs. 24 marzo 2006, n. 157 nonché dal D. Lgs. 26 marzo 2008, n. 62 e D. Lgs. 26 marzo 2008, n. 63) e dal Piano Paesaggistico Regionale del Piemonte (Ppr) approvato con D.C.R. n. 233-35836 del 3 ottobre 2017 sulla base dell’Accordo firmato a Roma il 14 marzo 2017 tra il MiBACT e la Regione Piemonte e redatto congiuntamente secondo le modalità disciplinate dal Protocollo d’intesa sottoscritto il 28 marzo 2008 e dal Disciplinare di attuazione del Protocollo d’intesa dell'11 luglio 2008. 

Nelle zone di interesse paesaggistico tutelate ai sensi degli artt. 136, 157 e 142 del Codice per gli interventi di qualsiasi genere, che possano modificare anche in minima parte lo stato dei luoghi e l'aspetto esteriore degli edifici, deve essere preventivamente acquisita l'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. 42/2004.

Alla Soprintendenza compete l’esame delle relazioni istruttorie e degli elaborati progettuali ai fini del pronunciamento vincolante di merito previsto ai sensi dell’art. 146 comma 7. La Regione o i Comuni, da questa delegati ai sensi della L.R. 32/2008 se dotati di Commissione Locale del Paesaggio, trasmettono alla Soprintendenza la documentazione presentata dall'interessato ai fini del rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, accompagnandola con una relazione illustrativa e una proposta di provvedimento ai sensi dell’art. 146 comma 7. Alla Soprintendenza compete l'espressione di un parere di merito obbligatorio e vincolante (entro 45 giorni per il procedimento ordinario e 20 giorni per il procedimento semplificato introdotto dal DPR31/2017 dalla ricezione) sulla base del quale la Regione o i Comuni sub-delegati emettono il provvedimento finale (autorizzazione paesaggistica o provvedimento negativo). Il pronunciamento vincolante di merito è esteso anche agli accertamenti di compatibilità paesaggistica di opere già realizzate ai sensi dell’art. 167 comma 4 del Codice. In quest’ultimo caso i provvedimenti rilasciati a seguito dell’acquisizione del parere vincolante della Soprintendenza, sono di competenza dei Comuni, anche se non dotati della Commissione locale per il paesaggio.

L’ufficio è soggetto coinvolto per l’espressione del proprio parere di competenza nelle procedure di valutazione di impatto ambientale (VIA) e nelle procedure di valutazione ambientale strategica di piani e programmi (VAS) di competenza statale e regionale ai sensi del D. Lgs.152/2006 Norme in materia ambientale e partecipa alle conferenze di servizi indette ai sensi dell'articolo 14ter della legge 241/90 e s.m.i..

La Soprintendenza è inoltre impegnata congiuntamente con la Regione nell'attività di copianificazione per l'adeguamento dei piani regolatori comunali e degli altri strumenti di pianificazione e programmazione alle indicazioni del Ppr. A far data dall’approvazione del piano paesaggistico le relative previsioni e prescrizioni, così come previsto dall’art. 143 comma 9 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i., sono immediatamente cogenti e prevalenti sulle previsioni dei piani territoriali ed urbanistici che alle stesse devono obbligatoriamente conformarsi ai sensi dell’art. 145 del Decreto legislativo richiamato. Se nelle more dell’adeguamento, ogni variante apportata agli strumenti di pianificazione, limitatamente alle aree da essa interessate, deve essere coerente e rispettare le norme del Ppr, è invece previsto che gli strumenti di pianificazione generale si adeguino al Ppr entro 24 mesi secondo modalità che prevedono la partecipazione degli organi ministeriali e che la Regione provvederà a dettagliare con apposito Regolamento ai sensi dell’art. 145 comma 5 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.

Domenica, 15 Luglio 2018 17:20

SETTORE PATRIMONIO DEMOETNOANTROPOLOGICO

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AREA FUNZIONALE: PATRIMONIO DEMOETNOANTROPOLOGICO


In costruzione

Domenica, 15 Luglio 2018 17:20

SETTORE PATRIMONIO ARCHEOLOGICO

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AREA FUNZIONALE: PATRIMONIO ARCHEOLOGICO


Il patrimonio archeologico presenta caratteri particolari nell’ambito dei beni culturali, dal momento che, oltre a quanto già noto, qualunque intervento nel sottosuolo può portare alla scoperta di nuovi siti e nuovi reperti.

I funzionari archeologi della Soprintendenza hanno responsabilità di tutela del patrimonio archeologico ricadente nell’area di competenza, sia esso immobile o mobile.

Per quanto riguarda la tutela del patrimonio immobile, ovvero le evidenze archeologiche di carattere strutturale, queste possono rientrare in aree archeologiche di proprietà demaniale (Teatro romano di Torino, Anfiteatro romano di Ivrea, Città romana di Industria - Monteu da Po, Villa romana di Caselette, Villa romana di Almese, Arco di Augusto e Anfiteatro romano di Susa), o di altri enti pubblici o ecclesiastici (Porta Palatina di Torino, Rivellino degli Invalidi di Torino, Basiliche paleocristiane del Duomo di Torino, Battistero di Chieri, Aree archeologiche di Susa, Area archeologica di Chiomonte), oppure ricadere in aree in proprietà privata, soggette a restrizioni per la presenza di un decreto di dichiarazione di interesse archeologico particolarmente importante: su queste ultime, qualunque intervento che comporti modifiche dell’assetto attuale deve essere preventivamente autorizzato ai sensi dell’art. 21 del Codice dei Beni Culturali (D. Lgs. 42/2004) e, nel caso di aree con valenza paesaggistica riconosciute dal Piano Paesaggistico Regionale, ai sensi della parte III del Codice. Esistono poi - in particolare nei centri storici di città pluristratificate, quali ad esempio Torino, Ivrea, Chieri, Cavour, Rivoli, Susa - norme di piano regolatore volte alla protezione del sottosuolo archeologico.

Per quanto riguarda il patrimonio costituito da beni mobili, la Soprintendenza ha competenza di tutela sulle collezioni pubbliche e di enti senza fini di lucro, con l’eccezione di quelle sottoposte alla tutela di altri enti (Musei Reali, Polo Museale del Piemonte), nonché sui beni di proprietà privata sui quali sia stato emanato un decreto di riconoscimento di interesse culturale particolarmente importante, e inoltre di controllo sui beni che passano attraverso canali commerciali. Inoltre, per tramite dell’Ufficio Esportazione di Torino, su quei beni destinati a uscire in maniera temporanea oppure definitiva dal territorio nazionale, e su quelli in ingresso temporaneo.

Per quanto riguarda le attività che, interessando il sottosuolo, possono intercettare depositi o strutture di natura archeologica, tutelati dalla legge che ne assegna la proprietà allo Stato, la normativa italiana (art. 25 D. Lgs. 50/2016) prevede la verifica preventiva dell’interesse archeologico a carico della committenza dell’opera nel caso di lavori pubblici, di qualunque natura o estensione. Tale procedura prende avvio da uno studio preliminare, a seguito del quale la Soprintendenza può richiedere gradi di approfondimento successivo, sino allo scavo integrale di eventuali preesistenze prima della conclusione della progettazione dell’opera.

La Soprintendenza collabora, inoltre, all’attività del Nucleo di Torino del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale per il contrasto alle ricerche archeologiche non autorizzate, al traffico illegale di reperti di provenienza nazionale e internazionale, e alla circolazione di oggetti falsi. 

Domenica, 08 Luglio 2018 18:10

MODULISTICA

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MODULISTICA


 

 

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